GIULIANA AMMANNATI
Il maestro unico
Contributi scientifici a confronto
Gennaio 2009
Il mio nome in corsivo
Riflessioni e echi di stampa da una ricerca pedagogica-clinica
sulla scrittura degli adolescenti
Gennaio 2008
Il corsivo è espressione di intelligenza, arte, creatività e armonia.
Il corsivo è scrittura viva, è il tocco unico e irripetibile della persona, è libertà del movimento.
E’ patrimonio dell’umanità.
Il maestro unico e la Legge Gelmini sono gli argomenti che animano le pagine di questo volume, un
contributo tematico a più voci offerto da diversi esperti, orientati dai principi della ricerca scientifica,
liberi da flussi ideologici o legami partitici.
La scuola primaria è un’istruzione della massima importanza educativa e sociale e deve tornare a
offrire ad ogni allievo l’opportunità di apprendere e svilupparsi in condizione di totale equilibrio.
Ciò è possibile grazie all’insostituibile apporto dell’insegnante che, con una approvata competenza
professionale, acquisita per mezzo di un’elevata qualifica, segue passo passo il processo evolutivo
della personalità di ogni bambino e tiene conto dei suoi naturali bisogni.
Su queste matrici d’indagine si articolano i diversi contributi scientifici, corredati da ampie
argomentazioni e articolate riflessioni sulle attenzioni pedagogiche che una scelta dell’insegnante
unico in alternativa al team modulare può richiedere.
Se l’uomo pensa a se stesso come indipendente si pensa necessariamente come libero e questa
libertà lo pone sotto la legge dell’autonomia.
L’essere razionale non può pensarsi libero senza pensare azioni reali e determinate che egli può
realizzare attraverso la propria libertà. La coscienza inizia con un reale agire sul mondo sensibile.
L’agire dell’uomo lo porta, però, a soddisfare solo i suoi desideri e le sue brame. Occorre evitare che
l’azione dell’uomo rimanga legata esclusivamente all’impulso naturale che mira al godimento in se
stesso e porta l’uomo ad essere egoista.
E’ necessario che l’uomo indirizzi il suo essere verso la destinazione morale, per avvicinarsi il più
possibile alla vera libertà, agendo secondo coscienza.
La viltà è la pigrizia di affermare la propria libertà.
Adempi in ogni modo al tuo destino
Una lettura per conoscere i significati
complessi dell’agire umano
Aprile 2006
La seconda ristampa è stata pubblicizzata
su “Il Messaggero” Marzo 2007, pagina
“Cultura e Spettacoli”.
Dialogare è incontrarsi, è comprendersi il più possibile, è accettare serenamente di essere inseriti
nell’esperienza dinamica dell’altro e nei vissuti altrui.
Il dialogo è la manifestazione della necessaria attenzione e solidarietà verso gli altri.
Nella dimensione del dialogo
Per una scienza della relazione d’aiuto.
Dicembre 2004